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lunedì 13 dicembre 2010
Un nuovo modo di fare ricerca in Musicoterapia
seguiremo i vari passi coordinati dal m° Alfredo Raglio
domenica 7 novembre 2010
Proposta di Legge per la Musicoterapia
Lidia Caracciolo, socia AIEMME
mercoledì 20 ottobre 2010
lunedì 18 ottobre 2010
Seminario- laboratorio 7 novembre 2010
Domenica 7 novembre · 9.00 - 13.00
Luogo presso la sede della Cooperativa InTErMEzzo, via Treviso bassa,12 -Reggio di Calabria
Formatore: Margherita Caracciolo, counsellor professionista ACP
L'incontro si rivolge ad educatori, counselor, musicoterapisti, tirocinanti universitari e in genere a chiunque si trovi a gestire il primo contatto con i pazienti o clienti nella relazione professionale. ha come obiettivo:
- Approfondire le dinamiche del primo colloquio tra professionista e cliente/utente
-Riflettere su come ci si debba relazionare con i familiari o caregivers per favorire la presa in carico.
-Confrontarsi con la teoria di riferimento sull'Approccio centrato sulla Persona di C. Rogers
quota di partecipazione: 20 euro compila la scheda di registrazione
verrà rilasciato attestato di partecipazione
per maggiori info: intermezzocoop@gmail.com
mercoledì 2 giugno 2010
ESPERIENZE REGIONALI DI MUSICOTERAPIA
Segnaliamo l'esperienza di Catanzaro che presenterà i risultati di un progetto concluso che si è rivolto a donne over 60.
Nei prossimi giorni aggiornamento sull'ultimo convegno nazionale CONFIAM di Genova, a cui hanno partecipato Francesca Sottilotta e Lidia Caracciolo della nostra cooperativa inTEMEzzo.
martedì 11 maggio 2010
PROPOSTE FORMATIVE GIUGNO 2010
sabato 3 aprile 2010
venerdì 12 febbraio 2010
Congresso nazionale di Musicoterapia
La partecipazione al congresso è subordinata al pagamento della quota d’iscrizione (50 euro) da versare su: c/c intestato ad Apim, iban IT94K0560801400000000001531 Popolare di Novara, Genova Sede, entro il 30/04/2010
LABORATORIO DI MUSICOTERAPIA a Catanzaro
Al via il progetto di musicoterapia per un gruppo di donne over 60 – Iniziativa “pilota” dell’assessore Tommasina Lucchetti con Francesca Prestia – Viene così riattivata la memoria acustica e stimolata quella motoria CATANZARO – Un laboratorio di Musicoterapia in città non può che essere una buona notizia, oltre che una vera risorsa considerando che tante patologie psicologiche e psichiatriche sono anche frutto delle difficoltà di relazione. Nell’attuale e purtroppo diffuso clima di disgregazione sociale, instabilità economico-politica, confusione dei valori, la problematica comunicativa si inasprisce. Senso di smarrimento e mancanza di riferimenti determinano esclusione, isolamento in mondi o spazi paralleli più gratificanti. Sono queste considerazioni che hanno indotto l’assessore alle Pari Opportunità, Tommasina Lucchetti (che oggi traccerà il resoconto delle attività svolte dal suo settore nell’anno 2009), di riconosciuta sensibilità, a promuovere in collaborazione con Assoformac, un nobile progetto pilota di Musicoterapia per un gruppo di donne over 60. Un’iniziativa nata dall’osservazione dei bisogni del territorio (in particolare la zona sud città) e quale risposta alla richiesta d’aiuto del mondo femminile in età avanzata e con disabilità. «Con la rapida trasformazione del modello familiare – spiega l’assessore – è innegabile che gli ‘over 60′ stiano conoscendo una nuova forma di isolamento e marginalizzazione, diventando sempre più difficile e raro l’incontro intergenerazionale, lo scambio di esperienze e il trasferimento dei saperi. Il progetto di Musicoterapia è rivolto a signore e anziane che una volta la settimana, per due ore, possono contare su uno spazio “speciale” in cui trovare ascolto, amicizia e conforto. Ognuna di loro qui narra la propria storia (chi ancora la ricorda ed è capace di raccontarla); storia che torna ad avere senso e valore. Si intona un’antica ninna nanna. Riaffiorano traumi d’infanzia, abbandoni, scomparse. Si ri-ascolta e si ri-canta. Si raccontano gli sforzi per superare difficoltà personali e familiari. Si balla con “La casetta in Canadà” in sottofondo. Riecheggiano vecchie melodie. Poi ecco l’amatissimo valzer. Anche chi non è aiutato dalla memoria, sorride, sussurra versi di un brano che ritorna inconsapevolmente. Ci si abbraccia e si danza. Tutte sembrano tornare giovani». «Con l’impiego della musica – racconta invece Francesca Prestia, musicista, appassionatissima cantastorie ed entusiasta responsabile del progetto – le donne entrano in contatto con se stesse, le loro emozioni e le altre persone. Sentono di aver vissuto e di essere vive. Nei fatti viene riattivata la loro memoria acustico-musicale e stimolata l’attività senso-motrice rendendo più vivi i colori dei ricordi sbiaditi dal tempo. Un tempo che non perdona e procede inesorabile. Spesso è inevitabile pensare e parlare della morte, col clima che si fa triste, cupo. Ognuna confessa di pensarci e di averne paura. Così si discute delle strategie per esorcizzare la preoccupazione, vincere lo sconforto. Si constata, realisticamente, che la morte è naturale conclusione del ciclo vitale. E che, nel frattempo, sarà meglio cantare e ballare allegramente insieme. La musicoterapia è questo: uno spazio/tempo speciale entro il quale trovare sollievo e benessere. Un’isola magica entro cui ricercare e riscoprire risorse e potenzialità sopite, mortificate, negate». Che la musica abbia poteri curativi, taumaturgici, terapeutici (oltre che psicologici, evocativi, espressivi, comunicativi, ontologici). Che l’ascolto di note, melodie, ritmi, scale, progressioni, possa stimolare le le aree corticali spingendo all’azione, alla riflessione, al riposo, all’estasi. Oppure possa pungolare positivamente specifici organi vitali e migliorare lo stato d’umore di una persona, alleviando il “bleu dans l’ame” e guarendo le cicatrici dello spirito: ciò da tempo, sin dai “Dialoghi” platonici e dal “De Musica” di Agostino, non è un mistero. Che il significato inconscio delle partiture possa corrispondere al significato inconscio della vita, rimane una grande questione su cui indagano neuropsichiatri, filosofi, musicologi. Così come l’idea che la musica possa riferirsi all’essenza. Che la sua voce provenga dal cuore delle cose. Da una misteriosa unità originaria. Anzi, come sosteneva Nietzsche, che venga prima delle cose stesse. Come lingua primordiale. Come universale “ante rem”. Per stare alla psicoanalisi, ai rapporti tra arte e psicopatologia, e al mondo femminile, altra suggestiva teoria è che il significato inconscio della musica sia essenzialmente dato dal recupero della situazione intrauterina, concepita come paradiso perduto originario, prima della “catastrofe” del parto. Il ritmo musicale evocherebbe dunque le pulsazioni cardiache della madre, percepite dal neonato. C’è di che riflettere. E di che sperare…
Roberto Messina
Gazzetta del sud
lunedì 1 febbraio 2010
Master di I livello in “Promotore socio musicale in aree disagiate”
In breve
I edizione - I livello
Durata annuale
Iscrizione entro il 26.02.2010
Costo: 1.100 euro (€ 700 per gli iscritti all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum)
Obiettivi
L’obiettivo principale del master è formare soggetti che, attraverso studi specifici e l’acquisizione di qualificate competenze, siano in grado di svolgere azioni concrete a carattere musicale, per il recupero di soggetti e gruppi sociali disgregati. La preparazione permetterà di intervenire in contesti problematici, quali ad esempio gli ambienti urbani caratterizzati da sacche immigratorie, ovvero le aree disagiate o periferiche delle metropoli occidentali, troppo spesso fucine di degrado umano e sociale. Più precisamente, i partecipanti al Master saranno messi in grado di:
- conoscere e interpretare i concetti di patrimonio culturale, etica sociale, sviluppo dinamico dell’inter-culturalità;
- conoscere e definire i contesti relazionali tra forma espressiva musicale e identità sociale di gruppo;
- sviluppare progetti di recupero sociale attraverso forme artistiche peculiari;
- elaborare modalità di intervento artistico-musicale finalizzate all’interazione tra le culture;
- pianificare, creare e gestire interventi operativi di socializzazione musicale.
martedì 19 gennaio 2010
Un pensiero dal laboratorio del 17 gennaio
"E' impossibile non comunicare"
(Paul Watzlawick).
mercoledì 6 gennaio 2010
...inTErMEzzi in-Formazione
Il prossimo approfondimento avrà come tematica principale: la DISABILITA' e la Musicoterapia.
All'interno foto delle esperienze e appuntamenti dei laboratori organizzati dalla Cooperativa.
(il file è inserito in un sito esterno che darà la possibilità di visualizzare, salvare, stampare le pagine).
lunedì 4 gennaio 2010
Seminario Laboratorio 17 gennaio 2010
"Tra verbale e non verbale...il gruppo"
Il laboratorio si rivolge a chi desidera fare un’esperienza di gruppo in cui mettersi in gioco attraverso l’elemento sonoro/corporeo, alla ricerca delle proprie emozioni e della loro possibile espressione. Caratteristica dell’esperienza è il non giudizio e l’accettazione dell’altro nel rispetto della libertà di ciascuno.
L’invito è esteso a tutti, musicisti e non, musicoterapisti, operatori del sociale, studenti universitari, docenti, genitori, educatori.
Il laboratorio prevede un numero non superiore alle dieci persone.
Per ulteriori informazioni e/o per dare la propria adesione entro il 14 gennaio 2010, si può scrivere all’indirizzo intermezzocoop@gmail.com o telefonare al cellulare 347 2210915.